S’Aspru, Terra di Incontri, Speranza e Restanza

S'Aspru Terra di Incontri, Speranza e Restanza

1 Settembre 2024

DOMENICA 1 SETTEMBRE 2024 – S’ASPRU TERRA DI INCONTRI, SPERANZA E RESTANZA:

 

Storie che si intrecciano, che trasformano tutti noi e ci inducono a guardare da prospettive differenti. S’Aspru si conferma terra d’incontri. Una terra fertile, sempre più feconda e accogliente. La riprova, l’ennesima, è giunta oggi in occasione dell’incontro-dibattito “Parla la speranza”, promosso dalla Fondazione “Maria Carta” e da “Freemmos – Liberi di restare”, in cui i rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo dell’imprenditoria si sono confrontati sul tema dello spopolamento, alla presenza di numerosi amici della nostra associazione.

Sono numerose le parole chiave emerse durante la mattinata, tra cui speranza, accoglienza e “restanza”, termine differente dall’ormai sin troppo abusato “resilienza”. Lo scoramento di alcuni sindaci dei Comuni piccoli e piccolissimi dell’Isola è sin troppo comprensibile, di fronte alla prospettiva di vedere scomparire alcuni centri della Sardegna (recentissimi studi dell’Università di Cagliari hanno analizzato l’andamento demografico: si ipotizza che, nel solo Oristanese, entro il 2050 non esisteranno più 15 Comuni che oggi contano poche centinaia di abitanti). In una ciambella che in mezzo ha un buco sempre più vasto e in cui molti tendono ad andare ad abitare nei capoluoghi di provincia o comunque nelle località di mare), le zone interne incontrano sempre più difficoltà nel trattenere i giovani, vuoi per la mancanza di lavoro, vuoi per la penuria di servizi. Non sono mancate le proposte (alcune raggiungibili, altre forse un po’ meno praticabili). Ma, soprattutto, c’è il desiderio di non arrendersi. Si guarda con fiducia alle giovani generazioni per trovare un’inversione di rotta che, al momento, non si riesce a vedere.

Dopo il benvenuto di Padre Salvatore Morittu e Padre Stefano Gennari, a nome di operatori e ragazzi di Mondo X-Sardegna, i lavori sono stati introdotti dal giornalista Giacomo Serreli e dal presidente della Fondazione “Maria Carta”, Leonardo Marras, promotore di Freemmos, ai quali hanno fatto seguito numerosi e appassionati interventi: quelli dei sindaci Giovanni Porcheddu (Siligo), Massimo D’Agostino (Bonorva, presidente dell’Unione dei Comuni del Meilogu), Giovanni Carta (Bonnanaro), Franco Campus (Ittireddu) e Francesco Basciu (Banari), del presidente della Fasi, Bastianino Mossa, dell’imprenditore sassarese Luigi Salis (volontario di vecchia data della nostra Associazione), del giornalista Pier Giorgio Pinna, del giornalista e scrittore Giampaolo Cassitta. Hanno partecipato all’incontro anche Daniele Dore, direttore dell’Accademia delle Belle arti “Mario Sironi” di Sassari, i familiari di Maria Carta e gli imprenditori emiliani Gianfranco Medici, Mario Salotti e Stefano Compagni. Questi ultimi hanno contribuito, in forma spontanea, alla realizzazione dei nuovi locali dedicati alla cucina e al refettorio che stanno per essere completati là dove, sino a un anno fa, c’era l’antica cantina di S’Aspru.

Di sera, Padre Salvatore e Padre Stefano hanno accompagnato i ragazzi della nostra comunità allo spettacolo organizzato a Siligo in occasione della 22esima edizione del Premio “Maria Carta”, dal titolo “Una voce, un viso, la sua Sardegna”. Un evento con tanti artisti in onore di una donna che ha dato lustro alla sua terra natia attraverso la musica, il cinema e la poesia. Un’artista a tutto tondo, di cui la Sardegna va giustamente fiera. Il premio 2024 è stato assegnato alla cantante Tosca.

(Luigi Alfonso)