GLOSSARIO

Droghe e Dipendenze

GLOSSARIO: Droghe e Dipendenze

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Glossario delle Droghe – c

 

  • Caffè sotto questo termine si raggruppano una quantità di vegetali della specie “coffea” (rubiacee), una pianta alta fino a cinque metri, originaria dell’Etiopia, contenente caffeina (v.), un alcaloide stimolante del Sistema Nervoso Centrale assolutamente legale. La pianta del caffè, il cui frutto è una bacca rossa grossa come una ciliegia, è coltivata in tutti i Paesi del mondo compresi tra i due Tropici.
  • Caffeina alcaloide (non classificato tra le sostanze illegali) ad azione stimolante sul Sistema Nervoso Centrale presente in alcune piante tra cui il caffè (v.) ed il tè (v.). Eccita l’attività cerebrale e aumenta la resistenza al lavoro; procura anche un senso di benessere e di euforia. Bevuto in dosi eccessive, però, può provocare sintomi di tensione nervosa ed insonnia.
  • Calabroni nome in gergo con cui si fa riferimento alle amfetamine.
  • Calea zacatechichi è un arbusto originario del sud del Messico e del Costarica, soprannominato ‘”erba amara” o “foglia di dio” (Leaf of god) dalle popolazioni autoctone che ne ricavano un infuso in cui precipita un principio psicoalterante, peraltro ancora non identificato.
  • Calophilla particolare varietà di virola (v.) utilizzata dalle tribù brasiliane nel corso di riti esoterici.
  • Cannabis Sativa (varietà indica) è una delle diverse specie di canapa che germogliano un po’ dappertutto nelle zone temperate e tropicali del pianeta. Appartenente anch’essa alla famiglia delle Urticacee, si differenzia dalle altre varietà per la consistente percentuale di cannabinoidi e, in particolare, di THC (v.) contenuta nelle infiorescenze femminili, che ne fa una sostanza stupefacente.
  • Cannone espressione gergale sinonimo di spinello (v.).
  • Catha edulis arbusto spontaneo dell’Africa orientale e dell’Arabia meridionale, contenente gli alcaloidi cathina (v.) e cathinone, con cui si prepara il “khat”, una droga “etnica” usata in prevalenza nell’ambito delle comunità etiopi, somale e yemenite.
  • Cathina alcaloide concentrato nelle foglie poste sulle cime dei rami e nei germogli della Catha edulis (v.) in grado di agire sul Sistema Nervoso Centrale con effetti simili a quelli indotti dall’amfetamina.
  • Cavalca via soprannome attribuito ad alcuni prodotti amfetaminici assai in voga negli anni Sessanta, secondo una moda che si ripropone ancor oggi per l’ecstasy.
  • Cbr è uno dei nomi con cui viene indicato il 2-CB, il nuovo, potentissimo psichedelico feniletilaminico analogo di sintesi della mescalina, strutturalmente simile a DOB e DOM (v. “Nexus”, o “Zenith”, o “Venus”, o “Synergy”, o “Erox”).
  • Chandoo è il residuo dell’oppio che si raccoglie in fondo alla pipa al termine dell’assunzione. Contiene un’elevata percentuale di principio attivo.
  • Charas presentazione resinosa di hashish (v.) di qualità particolarmente pregiata per l’elevata concentrazione di THC. Si prepara con polveri di hashish impastate con acqua e miele secondo le usanze delle popolazioni turche e marocchine.
  • Cheap termine con cui si definiscono le droghe non molto costose e, conseguentemente, alla portata di tutti.
  • China White è il nome di strada del trimetilfentanil, un derivato del fentanil settemila volte più potente della morfina.
  • Christmas trees nome di fantasia attribuito ad alcuni prodotti amfetaminici molto in voga negli anni Sessanta.
  • Ciclobarbital barbiturico compreso nelle Tabelle III^ e IV^ previste dall’art. 11 della Legge 22 dicembre 1975, n. 685.
  • Cinese rosso nome di strada che individua nel gergo malavitoso l’eroina cinese (v. Brown sugar).
  • Citisina alcaloide che provoca visioni allucinanti. L’abuso può condurre ad uno stato convulsionale ed anche alla morte.
  • Claviceps purpurea fungo allucinogeno parassita della segale.
  • Cloropromazina fondamentale benzodiazepina (v.), la cui sintesi, nel 1954, segna l’inizio dell’era dei tranquillanti cosiddetti “minori”. Fino ad oggi ne sono stati sintetizzati oltre 1000 mentre più di trenta molecole di questo tipo sono sotto controllo internazionale.
  • Cloud nine uno dei nomi fantasiosi ed ammiccanti con cui si individuano le “smart drugs” e gli “smart drinks”, le bevande energetiche a basse di taurina, caffeina (v.), misture di vitamine, aminoacidi ramificati e (uno o più) farmaci nootropici. A meno che non vi sia riscontrata la presenza di sostanze vietate, come l’efedrina, questi prodotti non sono considerati dalla legge alla stregua degli altri psicotropi.
  • Cobret si tratta di eroina, o, più precisamente, di un prodotto intermedio di lavorazione ottenibile saltando la fase di acetificazione che trasforma l’eroina base in eroina cloridrato (iniettabile). Assunto per inalazione, è una delle droghe più deleterie per l’organismo.
  • Cocaina (cloridrato) è il principale alcaloide ad azione stimolante contenuto nelle foglie della pianta della coca (“Erythroxylon coca”). Circola sul mercato illecito principalmente sotto forma di cloridrato e si presenta come una polvere bianca, cristallina, quasi impalpabile, di sapore amaro, solubile ai grassi e in alcol, poco in acqua fredda.
  • Codeina scoperta da Robiquet nel 1832, si estrae principalmente dall’oppio grezzo ricavato dal “Papaver Setigerum”, una varietà analoga al “Somniferum” ma contenente un lattice più ricco di questo alcaloide. Riveste un ruolo secondario nel campo della diffusione abusiva e va ricordato solo per l’uso nella terapia delle affezioni respiratorie e negli sciroppi pediatrici contro lo stimolo della tosse. Ha anche un modesto effetto euforizzante che si manifesta assumendo dosi superiori a quelle terapeutiche.
  • Cohoba polvere da fiuto di provenienza caraibica contenente triptamina (v.), estratta dalla pianta dell'”Anadenanthera peregrina” (v.) e assimilabile alle sostanze stupefacenti allucinogene naturali.
  • Coke termine utilizzato per nominare la cocaina.
  • Cola v. Cola acuminata.
  • Cola acuminata pianta originaria del Sudan, nei cui semi, detti “nodi di cola”, sono contenute modeste quantità di caffeina (v.). Con gli estratti di questa sostanza viene aromatizzata la celeberrima “Coca cola”.
  • Collanti prodotti adesivi liberamente in commercio a base di “toluene”, classificabili fra le droghe inalanti (v.), recentemente entrati a far parte della categoria delle sostanze d’abuso. L’inalazione dei gas prodotti dai collanti determina nell’assuntore un breve effetto “stimolante” o “euforizzante”.
  • Coneflower v. “Echinacea purpurea”
  • Conocybe fungo dalle proprietà psichedeliche comune in tutta l’America meridionale, dalle regioni artiche a quelle tropicali ed, in special modo, nelle aree più temperate. Contiene la psilocina (v), un alcaloide dagli effetti euforizzanti ed allucinogeni molto simili a quelli prodotti della mescalina ma assai più potenti.
  • Co-pilots nome di fantasia attribuito ad alcuni prodotti amfetaminici molto in voga negli anni Sessanta.
  • Coramina nome commerciale della dietilamide carbopiridina, liquido dal sapore caratteristico, solubile in acqua e nei solventi organici che ha spiccata azione stimolante sui centri cardiorespiratori.
  • Crack è un tipo di cocaina “a base libera” (v. free-base), apparsa per la prima volta in California nel 1981 e di là diffusasi ovunque con il nome di strada di “super white” o “super cloud”. Si prepara attraverso un banale procedimento di alcalinizzazione della cocaina cloridrato (v.) rispetto alla quale è assai più potente e nociva per l’organismo.
  • Cracking a bennie v. Bennie
  • Crank sostanza (da non confondere con il crack (v.)) amfetamino-simile (v.) analoga al crystal (v.) e allo shaboo (v.) che si assume fumandola in particolari pipe simili a quelle utilizzate per il consumo della cocaina “free-base” (v.).
  • Criogenina alcaloide con particolari effetti stupefacenti contenuto in una pianta poco conosciuta originaria del Messico chiamata Heimia salicifolia (v.).
  • Cristallo nome in gergo attribuito ai prodotti amfetaminici che si presentano sotto forma di piccoli cristalli.
  • Crystal uno dei nomi con cui viene indicata la sostanza allucinogena di provenienza chimica detta fenciclidina, meglio conosciuta come PCP (v. “angel dust”, “killer-weed”, “embalming fluid”, “rocket fuel”, “supergras”). Con lo stesso termine si identifica, inoltre, una metamfetamina cloridrato analoga allo shaboo (v.).
  • Cuoricini rossi v. Purple hearts.