GLOSSARIO

Droghe e Dipendenze

GLOSSARIO: Droghe e Dipendenze

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Glossario delle Droghe - d -

  • Dagga particolare varietà di marijuana di origine Sud africana.
  • Datura aurea e candida pianta originaria della Colombia. L’estratto di questo vegetale veniva somministrato agli schiavi e alle mogli dei capi morti: infatti, costoro dovevano essere sepolti vivi col defunto e lo stupefacente serviva a prostrare e stordire le vittime sacrificali così che non si opponessero alla sepoltura. In Amazzonia e in Cile, invece, la bevanda tratta dalla Datura veniva fatta bere ai bambini disubbidienti affinché, attraverso la pianta sacra, gli spiriti degli antenati provvedessero a renderli più docili.
  • Datura ceroticaula pianta messicana appartenente alla famiglia delle “solanacee”, detta dagli indigeni “erba che rende pazzi” (“torna-loco”), usata per proprietà narcotiche sprigionate dal suo alcaloide iosciamina (v.).
  • Datura inoxia pianta messicana usata per le proprietà narcotiche sprigionate dal suo alcaloide iosciamina (v.) di cui gli stregoni aztechi bevevano l’estratto per diagnosticare più facilmente le malattie.
  • Datura metel pianta sudamericana la cui assunzione produce effetti così violenti che l’assuntore deve essere tenuto a forza fino a quando non piombi in un sonno popolato da sogni colorati: sono le visioni psichedeliche concesse dagli spiriti accorsi a visitare chi è sotto l’effetto della droga per permettergli di prevedere il futuro, emettere vaticini e diagnosticare malattie.
  • Datura stramonium pianta europea cosiddetta “erba delle streghe o del diavolo”. Gli alcaloidi (daturina e atropina) (v.)contenuti nelle foglie e nei semi inducono una forma di estasi psichica, amnesia ed allucinazioni. Gli intossicati sono colti da deliri di tipo schizofrenico; la loro capacità recettiva è paralizzata nonostante l’apparente lucidità. Terminata la fase estatica, resta lo stato confusionale e un vuoto riempito da confabulazioni.
  • Daturina alcaloide contenuto nelle foglie e nei semi della Datura stramonium (v.) capace di indurre forme di estasi psichica, amnesia ed allucinazioni.
  • Delysid nome attribuito all’LSD dalla casa farmaceutica Sandoz che, nel 1949, commercializzò il prodotto iscrivendolo nei prontuari tra i tranquillanti e i barbiturici.
  • Demerol nome attribuito ad un preparato oppiaceo di origine sintetica.
  • Designer Drugs (lett. droghe “progettate”, droghe “d’autore”); con questo nome si classificano tutti i derivati, gli omologhi e gli analoghi inclusi nella categoria degli entactogeni sintetizzati modificando la struttura della molecola dell’amfetamina.
  • Desmanthus illinoensis pianta di origine brasiliana utilizzata dalle popolazioni autoctone per preparare una bevanda allucinogena chiamata “ayahuasca” (v.).
  • DET sostanza di derivazione sintetica analoga per quanto riguarda gli effetti al DMT. Gli studi finora condotti sul dosaggio e sulle modalità di assunzione hanno evidenziato che la molecola è già in grado di procurare i consueti effetti psichedelici con l’assunzione di 40 mg. per via orale. L’Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della Sanità ha inserito il DET nella Tabella I^ annessa al T.U 309/90 con il D.M. 23 agosto 1977 – G.U. n. 242 del 6 settembre 1977.
  • Dexies nome che individua un prodotto amfetaminico.
  • Diazepam benzodiazepina usata in preparazioni farmaceutiche come il Valium (V.), uno dei tranquillanti più comuni al giorno d’oggi.
  • Dietilamide dell’acido lisergico Liserg-Saure-Diathilamid (v. LSD).
  • Dietil-barbiturico sostanza scoperta nel 1903 da Emil Fischer derivata dall’acido barbiturico.
  • Dietilpropione molecola amfetamino-simile (v.) che ricalca il profilo farmacologico dell’amfetamina determinando effetti psicotropi del tutto analoghi.
  • Diidrocodeina sostanza oppiacea impiegata, unitamente alla codeina (v.) e all’idrocodone (v.), nella preparazione della Brown (v.), una molecola ad azione oppiomimetica di derivazione sintetica.
  • Dimetiltriptamina sostanza psichedelica di sintesi analoga dell’alcaloide triptamina (v. DET).
  • DMA sostanza con potenziale psichedelico otto volte superiore a quello della mescalina anche se all’aumentare del dosaggio, come sovente accade, gli effetti virano verso un’azione propriamente amfetaminica. Non ha alcuna utilizzazione clinica ma è l’unica sostanza, fra questi derivati, ad essere stata registrata e ampiamente commercializzata nell’industria fotografica. L’Italia, con il D.M. 1° ottobre 1988 – G.U. n. 266 del 12 novembre 1988 – del Ministero della Sanità, Ufficio Centrale Stupefacenti, ha provveduto ad inserire la DMA nella Tabella I^ prevista dall’art. 13 del T.U. 309/90 tra le sostanze più tossiche e nocive per la salute.
  • DMT sostanza non molto conosciuta. Sembra si tratti di dimetiltriptamina, una sostanza psichedelica di sintesi analoga dell’alcaloide triptamina. Viene inserito tra gli psicotropi di tipo semisintetico perché l’omonima “droga di strada”, attualmente presente sul mercato, risulta preparata in laboratorio attraverso la sintesi di alcuni composti estrattivi di origine vegetale.
  • DOB sostanza riconducibile per alcuni aspetti alla categoria delle amfetamine psicoattive che si caratterizza per un effetto ampiamente allucinogeno e di imprevedibile durata. Pare che il suo potenziale psichedelico superi di ben duecento volte quello della mescalina. Si trova sotto forma di compresse e in polvere ma è sovente rinvenuta impregnata su carta e piccoli francobolli. Il Ministero della Sanità, Ufficio Centrale Stupefacenti, con il D.M. 12 dicembre 1985 – G.U. n. 3 del 4 gennaio 1986, l’ha inserita nella Tabella I^ prevista dall’art. 13 del T.U. 309/90 al pari dei più noti e pericolosi allucinogeni di sintesi.
  • DOET sostanza allucinogena e stimolante lanciata sul mercato clandestino nel 1970 contemporaneamente al DOM. Il suo potenziale psichedelico supera di ben cento volte quello della mescalina. In Italia è stata dichiarata fuorilegge con il D.M. 1° ottobre 1988 – G.U. n. 266 del 12 novembre 1988 – del Ministero della Sanità, Ufficio Centrale Stupefacenti, inserendola nella Tabella I^ prevista dall’art. 13 del T.U. 309/90.
  • DOM è storicamente il più importante tra gli allucinogeni di laboratorio. Si tratta di una molecola di sintesi derivante da elaborazioni sulla struttura di base della mescalina e dell’amfetamina così chiamata per compressione del suo nome chimico completo: dimetossi-4-metilamfetamina. Nello slang americano, è individuabile anche con l’abbreviazione “STP”.
  • Downers droghe in grado di provocare effetti sedativi sul Sistema Nervoso Centrale che determinano nell’organismo un calo dell’efficienza.